Alloggiare in un albergo diffuso a Ovaro, in Carnia
Ovaro – Dove si trova e qual è la sua storia
Ovaro è quella meravigliosa Idra (in senso buono stavolta) le cui 13 borgate si dispiegano a mo’ di raggi dal centro del paese lungo tutta la Val Degano, trasportando con sé dei venti di storia, arte, tradizione e naturale bellezza.
È lei la regina dell’intera vallata e per la sua posizione viene definita il “Balcone della Val Degano”. Le montagne la custodiscono gelosamente, viziandola con boschi e prati meravigliosi. E lei, per ricambiare, seduce i visitatori con tutte le sue arti, portandoli ad ammirare lo spettacolo delle Alpi Carniche.
Arti, spettacolo, bellezza, tutte parole che affondano le loro origini nella storia antichissima di Ovaro che ha subito l’influenza di una moltitudine incredibile di popoli e storie diverse: Celtici, Romani, popolazioni germaniche e, ovviamente, la Serenissima.
Fu così che le doti agricole primordiali di Ovaro si trasformarono in abilità artigianali. È infatti importante ricordare il suo ruolo fondamentale nella lavorazione del legno, per i rifornimenti alla Repubblica di Venezia. Abilità artigianali che si accompagnarono poi a quelle commerciali, grazie all’importante figura dei Cramars. E in epoca più recente, lo sviluppo dell’attività di estrazione del carbone, con la miniera di Cludinico di cui parleremo poi.
Dove alloggiare a Ovaro – Albergo Diffuso Zoncolan
Se volete davvero vivere la montagna a 360° riscoprendone la magia dei tempi passati, se volete tuffarvi nelle tradizioni dei suoi borghi e sentirvene quasi attori principali, se volete tornare a casa arricchiti nello spirito e appesantiti nel bagaglio (…parliamo anche di cibo certo), l’unica alternativa a vostra disposizione è quella dell’Albergo Diffuso Zoncolan.
Alloggiare all’Albergo Diffuso Zoncolan di Ovaro
La reception si trova proprio in centro ad Ovaro, in una piazzetta ai piedi della scalinata sulla cui sommità si trova l’Arco Zoncolan, simbolo del forte legame tra la montagna omonima e il Giro d’Italia.
Molti hanno definito il luogo “Porta dell’Inferno”, data l’enorme difficoltà per i corridori nell’ascesa al monte. Noi invece, che abbiamo potuto godere delle bellezze dello Zoncolan in questi giorni carnici, l’abbiamo definito “Stairway to Heaven”, citando gli immortali Led Zeppelin.
L’Albergo Diffuso Zoncolan ha un parco alloggi davvero molto variegato e che sintetizza perfettamente le qualità di Ovaro, in termini di architettura, storia e natura in cui ogni alloggio è inserito.
Alloggi che costellano il territorio in modo omogeno essendo presenti in ogni punto della vallata, dalle aree più incontaminate della stessa fino ai paesini arroccati.

Cos’è un albergo diffuso
Sono vecchie costruzioni ristrutturate e messe a nuovo, nel pieno rispetto però dell’importanza che esse avevano nella loro originaria funzione: antichi fienili riammodernati, vecchie stalle riadattate e case alpine trasformate, per portare il visitatore a vivere un’esperienza indimenticabile, illustrando un concetto che sta alla base della ricettività dell’Albergo Diffuso: non stravolgere e cancellare il passato ma rivalorizzarlo conservandone il significato.
E quindi per far sì che ciascun alloggio fosse in sintonia col villaggio di appartenenza, si è scelto di conservarne l’aspetto originario, avendo quindi strutture esternamente diverse ma arredate con un diktat comune: esaltare la tradizione carnica. Tradizione di gran impatto ed evidente anche nei materiali costruttivi, soprattutto legno e pietra.
Dove sono distribuiti gli alloggi dell’albergo diffuso Zoncolan?
24 dimore distribuite tra Ovaro, Raveo e Prato Carnico, adatte ad ospitare da 2 a 14 persone, in base alle esigenze dei visitatori.
Ma l’aspetto principale è la volontà di esaltare il tempo libero degli ospiti, dando loro piena autonomia nel modo di ottimizzare i tempi, gestire i propri spazi, rilassarsi e, ovviamente fare tante attività.
Si perché qui le cose da fare non mancano, potete starne certi: viaggi all’interno dell’enogastronomia locale, immersioni storico-culturali, sport estremi in alta quota, escursioni semplici e lunghe passeggiate nel verde. In poche parole Ovaro, un mondo per tutti.

Alloggio Nido del Falco – Albergo Diffuso Zoncolan
Noi siamo stati ospitati dal Nido del Falco, collocato sopra ad una piccola piazzetta sulla sinistra, percorrendo da Ovaro la strada che in salita conduce fino in località Clavais.
Una dimora da togliere il fiato e che personalmente non abbiamo mai visto prima. Già esternamente colpisce molto, per la tipicità dell’architettura e per i suoi colori così perfetti e in armonia col luogo.
Ma quello che più ci ha colpito è la perfezione delle sue stanze, che ricordano per certi versi quelle di alcuni castelli che si vedono nei film.
Aprendo la porta si viene accolti da un lungo corridoio, sui cui lati si sviluppano le 2 camere da letto a destra e il bagno a sinistra. Stanze ampie ed accoglienti. Anche se a regnare nella dimora è la zona giorno, in cui cucina e salotto coesistono perfettamente nella stessa stanza e sono separate dalla lunga credenza di legno centrale. Due divani, un camino, un tavolo grande, una cucina completa di tutto e un’enorme vetrata a far da cornice alle montagne lì fuori.

Cosa fare e vedere a Ovaro e dintorni
1. MINIERA DI CLUDINICO
E’ una di quelle esperienze uniche, che non si possono fare in molti altri posti. Visitarla, affrontare le discese, gettare lo sguardo in pasto ai cunicoli bui, perdere ogni riferimento di spazio e tempo, immedesimarsi in chi era costretto a lavorare in quelle strettoie, regalano sensazioni davvero molto forti e accrescono l’empatia verso i minatori, uomini coraggiosi di un’altra epoca.
La miniera è visitabile solo su prenotazione e si dispiega in 150 km di gallerie, di cui solo 1 km è visitabile, ovviamente per motivi di sicurezza.
Venne aperta nel 1938 e rimase operativa fino alla chiusura, avvenuta nell’anno 1956.
La miniera contava un personale di 1.600 persone, non solo minatori operativi e dipendenti d’ufficio ma anche donne che si occupavano di quello che oggi chiameremmo “Dipartimento Qualità”, data la loro importantissima funzione di suddivisione del carbone dalle pietre comuni.
COME VISITARE LA MINIERA DI CLUDINICO
Solo su prenotazione dal sito, il sabato e la domenica
Durata: 3 h
Costo: 15,00 € adulti, 10,00 € bambini

2. LA VAL PESARINA
Grazie alla ricchezza della sua natura, composta di enormi prati, fitti boschi, bellissimi ruscelli e graziosi laghi, la rende un luogo ideale per rasserenare lo spirito lontani dal turismo di massa. I monti Rioda, Pieltinis e Novarza sono noti per le tante malghe che si dispiegano sulle enormi distese erbose che li rivestono. Malghe in cui soffermarsi a gustare la cucina tradizionale della vecchia montagna carnica.
L’incanto di questa valle è tale da renderla una delle più belle della zona, arricchita dalla singolarità dei suoi borghi. Uno su tutti, quello di Pesariis.

3. VISITARE PESARIIS nelle vicinanze dell’Albergo Diffuso Zoncolan di Ovaro
Museo dell’Orologeria di Pesariis
Il museo nasce nel 1995 e diventa ben presto uno dei più importanti e singolari della zona. Museo al chiuso che nel 2005 viene accompagnato da quello all’aperto, che si sviluppa su tutte le vie del paese (ben 15 diversi orologi esposti) e in piccola parte in altre località (circa 3 sono gli orologi dislocati rispetto a Pesariis). L’idea è quella di rappresentare i vari metodi di misurazione del tempo.
Infatti quello tra l’orologeria e Pesariis è un legame di lunga data, che affonda le sue radici nella storia dei Cramars, che affascinati da quelli visti in Germania, decisero di importarne la cultura.
Fu così che nel 1600, nella Casa dell’Orologio, la famiglia Cappellari iniziò per la prima volta la produzione, dando così il via a questa meravigliosa storia.
In seguito la famiglia Solari ne raccolse magistralmente l’eredità, portando gli orologi di Pesariis in un’altra dimensione, dando loro maggior lustro e fama a livello mondiale.
Dagli orologi da parete detti “Pesarini”, a quelli da campanile, dai timbra cartellino a quelli centralizzati fino a quelli a palette, che ne valsero l’esposizione al Moma di New York col modello Cifra3.

Casa Bruseschi a Pesariis
E’ la vecchia residenza di una delle più antiche e importanti famiglie della zona, la famiglia Bruseschi per l’appunto. Dorina, l’ultima erede, prima di morire nel 1963 lasciò la casa alla Parrocchia, che in seguito decise di aprirla al pubblico affinché tutti potessero apprezzarla. L’edificio si snoda su 3 piani, in stile Palazzetto Veneziano.
Tanti sono gli elementi che la caratterizzano. Sicuramente quello che più ci ha colpito è il cosiddetto “Fogolar”, a ridosso della parete esterna della casa e sprovvisto della classica cappa per il fumo. Elemento che non sempre consentiva una corretta fuoriuscita del fumo, che quindi spesso rimaneva dentro scaldando l’ambiente. Quando la visiterete vi renderete infatti conto delle tracce di nero nella parte superiore delle pareti.
Piccolo Aneddoto: il borgo di Pesariis resta adombrato per quasi due mesi, da metà Dicembre fino a circa metà Febbraio. In particolare tra metà Dicembre fino ai primi di Gennaio il sole non spunta proprio mai dal monte. Quella che più ne risente è la chiesa di Pesariis, che resta praticamente “al buio” fino al 14 Febbraio.

Dove mangiare nei dintorni dell’Albergo Diffuso Zoncolan di Ovaro
Pranzo: il Matoga Caffè di Ovaro è la scelta ideale per il pranzo. Il locale ricorda i classici pub di montagna ma con un arredamento di gusto tipicamente carnico. I piatti che vi consigliamo sono le Costicine e la Porchetta con patatine e rucola.
Cena: per concludere la serata l’Inn Pik è quello che fa al caso vostro. Un piccolo e grazioso ristorantino davanti al Museo dell’Orologeria a Pesariis. Piatti gustosi, presentati con maestria e con i tipici sapori della tradizione carnica. Frico, Costolette di agnello, Cjarson sono solo alcune delle loro specialità. Per non parlare dei dolci. Davvero eccezionali.
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Progetto in collaborazione con Albergo Diffuso Zoncolan di Ovaro
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Per prenotare puoi scrivere direttamente a: info@albergodiffusozoncolan.it