Estate in Scozia? Segui il nostro itinerario on the road di 15 giorni
Era da un po’ che sognavamo la Scozia. Le scogliere sferzate dal vento, i castelli persi nel nulla, i silenzi che ti svuotano la testa e ti riempiono gli occhi. A inizio giugno abbiamo deciso di smettere di guardarla su Google Maps e siamo partiti: un on the road di 15 giorni tra paesaggi epici, piogge improvvise, pecore e mucche ad ogni angolo e strade che sembrano uscite da un libro fantasy. Segui l’itinerario che abbiamo percorso e preparati a prenotare se ancora non l’hai fatto!
Indice del viaggio
- Giorno 1 – Arrivo a Edimburgo
- Giorno 2 – Esplorando Edimburgo
- Giorno 3 – Da Edimburgo a Stonehaven
- Giorno 4 – Da Stonehaven a Nairn
- Giorno 5 – Highlands orientali fino a Golspie
- Giorno 6 – Nord della Scozia fino a Thurso
- Giorno 7 – Highlands settentrionali fino a Stoer
- Giorno 8 – Arrivo a Ullapool
- Giorno 9 – Da Eilean Donan all’isola di Skye
- Giorno 10 – Isola di Skye
- Giorno 11 – Isola di Skye con trekking a Neist Point
- Giorno 12 – Ben Nevis e Fort William
- Giorno 13 – Arrivo a Glasgow
- Giorno 14 – Glasgow
- Giorno 15 – Tempo di rientrare in Italia
Giorno 1 – Arrivo a Edimburgo
Alloggio: New Town Guest House – quartiere di Stockbridge
Ore 19.15: atterrati a Edimburgo con un volo Ryanair. Una passeggiata serale tra le vie super vivaci del quartiere di Stockbridge è stata l’introduzione perfetta a questo viaggio.
Giorno 2 – Esplorando Edimburgo
Una giornata intera dedicata alla scoperta della capitale scozzese. Edimburgo è una città che sembra uscita da un romanzo gotico, con il suo castello che domina dall’alto, le viuzze in pietra e le salite che mettono alla prova anche le ginocchia più allenate. Passeggiare lungo la Royal Mile è come sfogliare un libro di storia, mentre salire a Calton Hill o al Vennel Viewpoint regala panorami che fanno venir voglia di trasferirsi arrotolati in una coperta, con tè caldo e accento scozzese.
Tappe:
- Castello di Edimburgo
- The Vennel Viewpoint
- Victoria Street
- The Royal Mile
- Cattedrale di Sant’Egidio
- Monumento Scott
- Calton Hill
- Dean Village
Ogni angolo di Edimburgo è una fotografia perfetta, un mix tra storia e magia… noi l’abbiamo adorata! Leggi qui l’intero articolo!



Giorno 3 – inizia ufficialmente l’on the road – da Edimburgo a Stonehaven
Km percorsi: 200 km
Alloggio: The Belvedere Guest House, Stonehaven
Noleggio auto: Arnold & Clark – Edinburgh Sighthill
Prima tappa on the road e subito un assaggio della costa del Fife: una zona ancora poco battuta, fatta di villaggi tranquilli, sabbia chiara, cottage color pastello e quel vento scozzese che ti spettina anche l’anima. Un’ottima introduzione alla Scozia rurale, quella vera. Purtroppo abbiamo avuto proprio qui il primo assaggio del clima scozzese con una forte pioggia (e un abbigliamento ancora non molto adeguato) che non ci ha permesso di goderci a pieno le tappe!
Tappe:
- Elie & Earlsferry: due piccoli villaggi gemelli affacciati sul mare, uniti da una lunga spiaggia dorata e sentieri panoramici. Ideali per respirare l’atmosfera rilassata della costa scozzese e scattare qualche foto al faro o alla spiaggia selvaggia.
- St Andrews: città universitaria elegante e storica, famosa per il golf, la cattedrale in rovina e l’università dove si conobbero William e Kate. Da non perdere:
- Le rovine della Cattedrale di St Andrews
- Il suggestivo Castello di St Andrews a picco sul mare
- Una passeggiata sulla West Sands Beach, tra le più iconiche del Regno Unito
- Il centro città con i suoi college, caffè indipendenti e atmosfera da campus universitario

Giorno 4: trekking da Stonehaven a Dunnottar Castle: considerate 3 h (compresa la visita)
Km percorsi: 223 km
Alloggio: The 1645 Inn, Nairn
Uno dei sentieri costieri più spettacolari della Scozia. Il percorso si snoda lungo una scogliera panoramica con viste mozzafiato sull’oceano e sul castello che appare all’improvviso, imponente e isolato, come se galleggiasse su un’isola di roccia. Circa 45 minuti a tratta (stesso tempo per il ritorno), facile, perfetto per iniziare la giornata con vento in faccia e un po’ di magia medievale. Qui puoi trovare l’itinerario dettagliato!

Ripartite in auto e segnatevi queste tappe:
- Pennan: un pugno di case affacciate sul mare, dove il cellulare non prende (per fortuna) e il tempo rallenta. Reso celebre dal film “Local Hero”, oggi è perfetto per chi cerca silenzio, aria salmastra e un telefono rosso iconico.
- Crovie: più che un borgo, un’idea romantica di villaggio: niente strade, solo un susseguirsi di casette colorate incollate tra mare e scogliera. Una cartolina vivente.
- Portsoy: porticciolo storico con atmosfere da vecchio racconto scozzese, tra pietre levigate dal vento e barche a riposo.
- Cullen: piccolo gioiello costiero che merita una sosta solo per assaggiare la sua zuppa più famosa, la Cullen Skink: cremosa, affumicata e perfetta dopo una giornata di vento in faccia.

Giorno 5 – arrivo nelle Highlands Orientali
Km percorsi: 136 km
Alloggio: Glenshee Guest House, Golspie
Tappe:
- Culloden Battlefield: ci troviamo nelle Highlands orientali, poco fuori Inverness. Questo campo aperto racconta una delle pagine più drammatiche della storia scozzese: la battaglia del 1746 che mise fine al sogno giacobita. Un luogo carico di emozione, dove il vento sembra ancora portare echi di storia e cornamuse lontane.
- Inverness: una passeggiata nel centro città, tra il fiume Ness, il castello e i pub locali, ci ha regalato un assaggio della capitale delle Highlands. Piccola ma vivace, è perfetta per una sosta prima di proseguire verso il celebre lago.
- Castello di Urquhart: affacciato sulle acque scure e leggendarie del Loch Ness, questo castello in rovina è tra i più iconici della Scozia. Oltre alla bellezza delle sue torri diroccate e dei panorami mozzafiato, è anche uno dei punti migliori per avvistare… Nessie (forse). rovine spettacolari affacciate sul Loch Ness.

Giorno 6 – scogliere, castelli e natura selvaggia nel Nord della Scozia
Km percorsi: 152 km
Alloggio: Valleyview House, Thurso
Tappe:
- Dunrobin Castle: sembra uscito da un film Disney ma anche dalla saga di Harry Potter, con le sue torrette fiabesche e i giardini curatissimi che scendono fino al mare. All’interno, ogni stanza è visitabile… un’atmosfera pazzesca! Ingresso a pagamento (circa £14 a persona), ma ne vale ogni sterlina.
- Whaligoe Steps: 365 gradini scolpiti nella roccia che scendono ripidi verso un minuscolo porto nascosto tra le scogliere. La salita fa lavorare i polpacci, ma la vista e la storia del luogo (un tempo usato dalle pescatrici di aringhe) ripagano la fatica.
- Castle Sinclair Girnigoe: rovine spettacolari che sembrano in bilico tra cielo e mare. Si trova su una scogliera battuta dal vento, perfetta per sentirsi dentro a una saga scozzese. Accesso gratuito.
- Duncansby Stacks: guglie rocciose affilate che emergono dal mare come denti di pietra. Una breve passeggiata dalla Duncansby Head Lighthouse ti porta al punto panoramico: uno dei più scenografici del viaggio.
- Dunnet Head: il punto più a nord della terraferma scozzese. Qui finisce davvero la strada, e inizia l’oceano. Faro solitario, vento costante e viste che tolgono il fiato (letteralmente, se non ti copri).

Giorno 7 – Grotte e Highlands estreme
Km percorsi: 212 km
Alloggio: The Cruachan Stoer
Una giornata di pura bellezza selvaggia nel nord-ovest estremo della Scozia. Le strade diventano sempre più strette, i paesaggi sempre più drammatici. Qui la natura è la vera protagonista, e si ha l’impressione di essere arrivati alla fine del mondo – e forse un po’ anche fuori dal tempo.
Tappe:
- Spiaggia di Melvich: sabbia dorata, mare turchese e atmosfera selvaggia. Una delle spiagge meno affollate e più fotogeniche di tutta la costa settentrionale. Sembra di essere ai Caraibi ma con 20 gradi in meno!
- Farr Bay: una piccola baia nascosta tra le dune erbose vicino a Bettyhill, con sabbia finissima e silenzio assoluto. Luogo ideale per stendere la coperta e lasciarsi cullare dal rumore del mare.
- Smoo Cave: una grotta marina monumentale con ingresso gratuito, ma se volete esplorarla all’interno (cascata inclusa), c’è una mini escursione guidata in barca (prezzo circa £10). Impressionante per le sue dimensioni e la leggenda che la circonda: si dice fosse un luogo sacrificale vichingo.
- Durness: sosta pranzo veloce in questo piccolo villaggio disperso tra brughiere e scogliere. Merita anche solo per la vista aperta sull’oceano e i suoi chioschetti improbabili ma deliziosi.
Poi via, verso Stoer: un luogo talmente remoto che anche Google Maps sembra pensarci due volte. Ma ne vale la pena: silenzio, pecore a bordo strada, e l’impressione di dormire in mezzo alla Scozia più autentica e selvaggia.

Giorno 8 – Ardvreck Castle e arrivo a Ullapool
Km percorsi: 70 km
Alloggio: Ullapool Dacama Hotel
Giornata rilassata ma piena di fascino. La prima tappa è il Castello di Ardvreck, una rovina romantica e solitaria incastonata sulle rive del Loch Assynt. Il castello, risalente al XVI secolo, è raggiungibile con una breve passeggiata e regala uno scenario spettacolare tra acqua e montagne, con un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo.
Nel pomeriggio raggiungiamo Ullapool, un villaggio di pescatori che ci ha colpito per la sua tranquillità e i suoi scorci sul mare. Perfetto per un fish & chips vista loch, per scoprire le gallerie d’arte locali o semplicemente per respirare a pieni polmoni l’aria delle Highlands. E il tramonto da qui? Uno di quelli che ti fanno mettere il telefono via e restare a guardare.

Giorno 9 – dal fiabesco Eilean Donan a Skye
Km percorsi: 204 km
Alloggio a Skye: Dalzie Apartment
Una giornata intensa, tra castelli da cartolina e l’arrivo sull’isola più magica del viaggio: Skye. Le strade iniziano a farsi più tortuose, i panorami si allargano e le aspettative (già alte) vengono puntualmente superate. Ogni curva è una cartolina, ogni sosta una sorpresa. Benvenuti nell’isola dei paesaggi che non ti aspetti.
Tappe:
- Castello di Eilean Donan: probabilmente il castello più fotografato della Scozia – e a ragione. Con la sua posizione da sogno, su un isolotto circondato da tre laghi, sembra progettato da un regista con la passione per l’epica medievale. Ingresso circa £10, ma anche solo la vista esterna è mozzafiato e vale la sosta.
- Old Man of Storr: probabilmente il trekking più famoso e panoramico della Scozia. Circa 1h30 A/R verso l’imponente formazione rocciosa. Impegnativo ma super fattibile per chi ha già un minimo di preparazione. (Ne parleremo meglio in un articolo a parte).
- Kilt Rock & Mealt Falls: una delle immagini simbolo dell’isola di Skye. La scogliera ricorda un kilt scozzese per le sue pieghe rocciose verticali, mentre la Mealt Falls si tuffa nel vuoto direttamente nell’oceano. Un punto panoramico facilissimo da raggiungere dalla strada, perfetto per scattare foto (quando non ci sono dieci autobus turistici parcheggiati davanti).
- Lealt Falls: una sosta meno conosciuta ma decisamente suggestiva. Dopo una breve camminata si raggiunge un punto panoramico affacciato su una gola dove la cascata si getta con forza. Nei dintorni si possono ancora vedere i resti di vecchie attività industriali, come la stazione di raccolta delle alghe, che rendono il luogo ancora più affascinante.
- Coral Beach: una camminata di circa 20 minuti vi porta in una delle spiagge più belle e luminose dell’isola. Non è sabbia, ma frammenti di alghe calcaree a renderla così chiara. Il mare è incredibilmente turchese nelle giornate di sole: sembra caraibica, se non fosse per il vento gelido. Ideale per una pausa rigenerante lontano dalla folla.
- Portree: Con le sue casette colorate affacciate sul porticciolo, i ristorantini tipici e l’atmosfera rilassata, è il cuore pulsante dell’isola. Passeggiare la sera lungo il molo o prendere un fish & chips da mangiare guardando il mare è un piccolo rito per chi visita Skye. È anche il punto perfetto per dormire e partire alla scoperta dell’isola.

Giorno 10 – Escursioni e luci ed ombre
L’isola di Skye ci ha regalato una delle giornate più attese… e anche qualche delusione. Tra escursioni in barca e fari sul mare, oggi abbiamo assaporato il lato più selvaggio (e imprevedibile) dell’isola.
- Escursione per avvistamento puffin (con la compagnia Stardust da Portree): esperienza sfortunata, niente puffin avvistati e organizzazione migliorabile.
- Trekking a Neist Point: uno dei sentieri più spettacolari dell’isola. Il percorso, non troppo impegnativo ma un po’ scivoloso con pioggia o vento, conduce a un faro solitario a picco sull’oceano Atlantico. Si cammina tra pecore libere e scogliere vertiginose, con un panorama che si apre all’improvviso lasciando senza fiato. Il punto ideale per godersi il tramonto o sentirsi ai confini del mondo.

Giorno 11 – Fairy Pools e relax sotto la pioggia
Ultimo giorno pieno a Skye, e la pioggia non ci ha dato tregua. Ma ci siamo comunque avventurati tra paesaggi da fiaba e pozze color smeraldo, prima di concederci un pomeriggio lento, ascoltando la pioggia sul tetto e ripensando a quanto quest’isola sia speciale.
Tappe:
- Fairy Pools: trekking di circa 2 ore tra formazioni rocciose misteriose e piccole piscine naturali color smeraldo.Il paesaggio sembra uscito da un racconto elfico, anche se il sentiero è breve e facilmente accessibile. Lo scenario è suggestivo, ma le aspettative alte date dalle varie foto e video sui social, possono smorzare un po’ l’effetto wow. Restano comunque un’esperienza unica per chi ama la natura incantata.
Nel pomeriggio, ci siamo concessi del meritato riposo nel nostro appartamento a Portree: fuori pioveva, dentro c’era silenzio.

Giorno 12 – Si ritorna nella terraferma
Una giornata in bilico tra natura estrema e tradizioni alcoliche. Dopo l’adrenalina di sentieri scivolosi e il suono potente delle cascate, ci siamo immersi nel mondo profumato (ma non per tutti) del whisky scozzese. Un mix perfetto tra fiato sospeso e bicchierini levati, anche se il sapore torbato ha decisamente diviso la squadra (spoiler: per noi è stato un “NO”).
Tappe:
- Escursione alle Steall Falls: una delle passeggiate più iconiche vicino a Fort William. Il sentiero parte da Glen Nevis e si snoda lungo una gola spettacolare. Circa 45 minuti tra radici, rocce scivolose e piccoli guadi (scarpe impermeabili consigliate!) fino a raggiungere una cascata alta oltre 100 metri. Il rumore dell’acqua, il verde acceso e l’assenza quasi totale di turisti rendono questa escursione davvero memorabile.
- Visita alla distilleria Ben Nevis: anche se il whisky non è la nostra passione, la visita guidata è stata interessante per scoprire i segreti della distillazione scozzese. Il tour dura circa 45 minuti e costa £10 a persona, include un assaggio finale e una piccola spiegazione sulla storia della distilleria. Vale la pena anche solo per l’ambientazione ai piedi del Ben Nevis.
Serata tranquilla a Fort William, cittadina che funge da base per moltissime escursioni nelle Highlands. Abbiamo trovato super interessante il museo nella piazza principale (visita gratuita, è gradita una donazione) cosi come l’intero e piccolo centrino, molto vivace!

Giorno 13 – Fan di Harry Potter sull’attenti!
Penultimo giorno e via col botto! O meglio… col fischio. Quello dell’Hogwarts Express che attraversa l’iconico viadotto di Glenfinnan. Poi una lenta discesa verso sud, tra laghi placidi, boschi densi e piccoli villaggi dove il tempo sembra rallentare. Una giornata di passaggi simbolici: dai sogni d’infanzia ai riflessi dorati del Loch Lomond, prima di rientrare nel mondo reale con l’arrivo a Glasgow.
Alloggio: Nelson Mandela Place Apartment
Tappe:
- Glenfinnan Viaduct: uno dei luoghi più iconici per i fan di Harry Potter. Il treno a vapore, ufficialmente chiamato Jacobite Steam Train, attraversa il viadotto sollevando nuvole bianche tra le montagne. Per vederlo bene, abbiamo fatto una camminata di circa 20 minuti dal parcheggio fino al punto panoramico sopra il ponte (il treno passa intorno alle 10:45, ma meglio arrivare almeno 1h 30 prima per trovare posto). Emozione vera se anche tu come me (Vale) sei super fan!
- Luss: questo minuscolo villaggio sulle rive del Loch Lomond è una cartolina vivente. Casette in pietra con giardini curati, un pontile affacciato sul lago e una tranquillità contagiosa. Perfetto per una pausa pranzo rilassata, magari con una vista che sembra un dipinto ad acquerello.
Arrivo a Glasgow, riconsegna dell’auto e inizio dell’ultima parte del viaggio, ahimé!

Giorno 14 – Alla scoperta di Glasgow
Ultimo giorno pieno del nostro viaggio. Glasgow ci ha accolto con la sua energia urbana, i murales giganti e quella creatività che spunta ovunque: dalle facciate dei palazzi alle vecchie fabbriche riconvertite. Una città viva, a tratti ruvida, ma con tantissimo da raccontare. Rispetto ad Edimburgo, qui si respira un’aria più alternativa e dinamica, tra street art, locali creativi e una popolazione accogliente e autentica. La zona lungo il fiume Clyde è perfetta per una passeggiata tra ponti futuristici, musei gratuiti e tramonti riflessi sull’acqua.
Tappe:
- Cattedrale di Glasgow
- City Mural Trail: un percorso urbano alla scoperta dell’anima più creativa di Glasgow. I murales sono ovunque: sui lati dei palazzi, nei parcheggi, tra una via dello shopping e una caffetteria hipster. Non serve una mappa (anche se c’è), basta camminare con il naso all’insù e lasciarsi sorprendere dalle opere che raccontano storie locali, miti scozzesi e ironie moderne. Tra i più famosi, il “Saint Mungo” e il gigantesco “Fellow Glasgow Residents”, ma il bello è scoprire anche quelli nascosti.
- Kelvingrove Museum & Park
- University of Glasgow
- Merchant City
- George Square e Buchanan Street
Una città sorprendente, creativa e piena di energia urbana. Le dedicheremo un articolo a parte!


Giorno 15 – Si torna a casa
Ed eccoci alla fine. Un ultimo caffè (stavolta senza vista su scogliere o castelli) e si parte. Abbiamo percorso oltre 2000 chilometri, cambiato mille paesaggi, mangiato zuppe improbabili e imparato che in Scozia il meteo è solo un dettaglio. Un viaggio che ci ha tolto le parole – ma per fortuna abbiamo le foto.
Ultimo caffè in centro e poi via verso l’aeroporto di Edimburgo (ogni mezz’ora parte un bus dalla stazione di Glasgow per portarti direttamente in aeroporto a Edimburgo). La Scozia ci ha lasciato negli occhi panorami selvaggi e nel cuore un senso di pace difficile da spiegare. Ma sappiamo già che torneremo.
Se anche tu sei un amante dei paesi nordici ti consigliamo anche un on the road in Danimarca!