STOCCOLMA: ITINERARIO DI 4 GIORNI
Vi è mai capitato di aver in testa una meta e non riuscire mai a raggiungerla?
A noi è capitato con Stoccolma. Uno di quei piccoli sogni, chiusi dentro quel cassetto che per mille ragioni non siamo mai riusciti ad aprire fino a quel fatidico 20 Aprile.
Siamo a Treviso, più o meno verso le 6 di pomeriggio, in attesa del nostro volo Ryanair che finalmente ci porterà a visitare la perla del baltico: la meravigliosa Stoccolma.
AEROPORTO DI SKAVSTA
Atterriamo attorno alle 11 di sera, dopo circa 3 ore di volo. L’aeroporto prescelto è quello di Skavsta, più o meno a 100 km da Stoccolma, nella parte sud-ovest della città, nel comune di Nyköping . Scelta obbligata a dire il vero, dato che Ryanair, come gran parte delle compagnie low cost, atterra lì.
L’aeroporto è piccolino ma ben strutturato e servito perfettamente dalla linea di autobus Flygbussarna che lo collegano al centro.
Gli orari li trovate al seguente link www.flygbussarna.se
Servono circa 90 minuti per arrivare in città, ma non è un problema.
Se arriverete di sera tardi come noi, il sonno la farà da padrone e vi addormenterete in un lampo.
O magari sarete talmente eccitati di vedere com’è la vostra camera d’albergo che non riuscirete neanche a chiudere gli occhi.
Una volta arrivati in centro ci catapultiamo in metro con la nostra “aCCess card”. La metro è vicina alla stazione degli autobus ma, cosa molto importante, chiude a mezzanotte! Se solo l’avessimo saputo prima, mannaggia. L’errore infatti è stato proprio quello, il tipico imprevisto che ci ha scombinato i piani.
Eh vabbè, taxiiii.
E’ andata così. Anche perchè farsela a piedi a quell’ora, con tutte le fatiche del viaggio alle spalle, non sarebbe stata proprio una passeggiata di salute.
Arriviamo quindi in hotel con una mezz’ora di ritardo sulla tabella di marcia.
Piccolo aneddoto della nostra seconda e, fortunatamente ultima, disavventura del viaggio:
la porta di ingresso è chiusa e suonando al citofono parte una telefonata a cui risponde una voce
registrata in svedese. Non capendo nulla proviamo quindi a chiamare il numero dell’hotel direttamente senza ricever risposta.
A quel punto presi dalla disperazione iniziamo a bussare forte sulla vetrata con la speranza che dalla penombra della hall sbucasse un’anima pia che ci aprisse.
Dopo 5 minuti buoni di maltrattamenti al vetro, finalmente esce la receptionist che vedendoci apre la porta.
Si scusa per non aver risposto al citofono ma sfortuna vuole che la batteria del suo cordless fosse scarica. Ecco il perchè della voce registrata in svedese.
Tutto a posto. Siamo finalmente dentro, nella nostra bella cameretta, pronti a iniziare a vivere il nostro piccolo sogno svedese…dopo una bella dormita però!
1° GIORNO – STOCCOLMA
La sveglia suona presto, alle 07.00. Giusto il tempo di renderci conto di dove siamo, rinfrescatina veloce perché scendere con gli sgarbellini negli occhi fa brutto e giù a far colazione. La tavolata centrale è fornitissima, imbandita di ogni ben di dio. Marmellate, cornetti caldi, cioccolata e torte, per quanto riguarda la parte dolce, affettati, uova, salsicce e formaggi per quanto concerne invece la parte salata.
Immancabili succhi, caffè, tè e latte, obviously. Fantastico! Una delle parti che preferiamo dei nostri viaggi.
La pancia piena è sintomatica; il nostro corpo sembra quasi voler dire “sì tutto bene ma ora alza il culo che tutta sta roba non so dove metterla sennò”. Non ci facciamo pregare, anche perché abbiamo un programmino che non lascia di certo spazio agli indugi.
PRIMA TAPPA: Skansen
Skansen è il primo museo all’aperto del mondo, fondato nel 1891. Entrarvi vuol dire fare un tuffo nel passato della Svezia, alla riscoperta delle sue origini più profonde. Ne esce quella che è una fedele rappresentazione delle sue tradizioni, della sua storia. Più di 150 tra case e fattorie tradizionali svedesi si alternano lungo la visita e, a render il tutto ancor più suggestivo, gli animali che troviamo lungo il cammino, sovrani del loro habitat e custodi del parco: il lupo, la lince, il ghiottone, l’orso bruno, l’alce, la civetta lappone, il gufo reale, il bisonte, la volpe rossa, il cinghiale, la faina, la lontra e la foca. Oltre che razze autoctone di pecore, capre, maiali e mucche. Insomma, il vero esempio di fauna scandinava, a trasformare una visita museale in una stupenda esperienza agli albori della Svezia.
Le foto si sprecano e la memoria del telefono ne risente, così come la batteria.
Il nostro consiglio in merito è quindi quello di scaricare le foto in una memoria esterna ogni sera. Uno smartphone più leggero, è uno smartphone più veloce.
Seconda cosa, una batteria portatile è importante quanto l’ossigeno che respirate e le mutande che indossate. Pensereste mai di andare lontano senza mutande? Direi di no. Stesso dicasi per le batterie portatili. Non sia mai che vi perdiate o che non possiate immortalare un paesaggio perché il cellulare è scarico.
SECONDA TAPPA: Djurgården
Il Djurgården è un parco cittadino nazionale nel cuore di Stoccolma, un mix di prati e boschi che costeggiano il canale e il porto. E se come per noi anche per voi il verde cittadino rappresenta una prerogativa, questo parco deve rientrare per forza nella vostra “to see list”.
La vera attrattiva però del parco è il Rosendals Trädgård, un meraviglioso giardino botanico la cui bellezza satura già ogni parola. Abbiamo scritto un articolo dedicato QUI
TERZA TAPPA: Vasamuseet (costo 25 € a persona).
Il Vasamuseet custodisce il vascello Vasa, affondato il 10 Agosto del 1628 nel porto di Stoccolma poco dopo esser partito per il suo viaggio inaugurale. Altro che “fortuna dei principianti”, piuttosto “sfiga dei naviganti”.
La cosa stupefacente è però la fedeltà con cui il vascello è stato ricostruito. Costituito quasi interamente di parti originali; e parliamo di una percentuale che si aggira attorno al 98% eh, mica “bruscoini” si direbbe da noi.
La Regalskeppet Vasa è la vera e unica attrattiva del museo, attorno a cui si sviluppa l’intera esposizione.
Per nulla noiosa dobbiamo dire anzi. E se lo diciamo noi che non siamo grandi amanti dei musei beh, potete esserne certi allora. Non per niente si tratta del museo più visitato dell’intera Scandinavia.
Riparte la camminata, si perché se non l’avete ancora capito noi amiamo camminare. In fin dei conti è l’unico modo per vivere appieno un posto. La metro è fantastica per le lunghe distanze o per quando le tue gambe fanno giacomo giacomo per la stanchezza, ma se vuoi gustarti un posto fino in fondo e assaporarne tutte le sue tipicità, allora non devi far altro che armarti di un bel paio di scarpe comode e camminare camminare camminare.
In poco più di mezz’ora raggiungiamo Gustav Adolfs Torg. La riconoscerete facilmente dall’imponente statua del re omonimo a cavallo. Chissà perché ogni città del mondo ha una statua con un regnante, un nobile o comunque qualcuno di importante a cavallo.
A questo punto il programma prevede qualche foto all’esterno del Riksdag, il parlamento svedese e quella che è la nostra quarta tappa di questo secondo giorno svedese.
QUARTA TAPPA: Kungliga Slottet
Il Kungliga Slottet, forse uno dei nomi più semplici da pronunciare, non è altro che il Palazzo Reale, residenza della Monarchia reale. Come sempre ogni reale che si rispetti ama trattarsi male e vivere nella povertà conducendo una vita umile lontano da ogni tipo di ricchezza. Ovviamente scherziamo e per rendervene conto vi basterà entrarvi. Non è necessaria la visita guidata a nostro parere; vi basterà girare tra le stanze di questo lussuosissimo palazzo per sentire i vostri portafogli piangere, davanti allo sfarzo e al lusso da cui sarete circondati.
CONSIGLIO: se volete vedere più attrazioni possibili e risparmiare qualche SEK, vi suggeriamo di acquistare la Stockholm Pass. La potete ordinare online sul loro sito ufficiale e farvela spedire a casa. E’ sicuramente la tipica cosa che vi aiuta in fase di preparazione del viaggio, se volete vedere più cose possibili senza farvi condizionare troppo dal budget limitato. Anche perché Stoccolma è notoriamente una città molto ma molto costosa e se si può risparmiare qualcosina ben venga.
A questo punto proseguiamo con un breve giro a Stortorget, la piazza principale di Gamla Stan di cui vi parleremo più avanti, attraversiamo la zona di Västerlånggatan per arrivare a Österlånggatan, dove finalmente ci aspetta la cena.
La scelta ricade su The Hairy Pig Deli. Un locale piccolino e ben curato, che ricorda quei pub dei paesini di montagna con le travi di legno sul soffitto. La loro specialità sono i taglieri, in cui propongono zuppe, salumi, crostini di pane, verdura, gamberi e chi più ne ha più ne metta. Davvero sfiziosi e decisamente apprezzabili dopo una giornata passata a camminare per tutta la città.
Seguiteli su instagram alla pagina The Hairy Pig Deli.
2° GIORNO
Solita leva mattutina delle 07.00, rinfrescatina, colazione e siamo pronti per uscire. È un po’ la routine da sogno che tutti vorrebbero, noi compresi. La fermata 3 di Sankt Eriksagatan è lì che ci aspetta. Prendiamo l’autobus che ci porta a Stadshuset e in pochi passi raggiungiamo il municipio, the City Hall…in svedese Stockholms stadshus.
PRIMA TAPPA: il Municipio
Il municipio è davvero sublime. I mattoni rossi che rivestono le facciate dell’edificio ricordano lo stile industriale di quei palazzi tipici dell’area di Brooklyn, a New York; mentre i finestroni lunghi e stretti richiamano alla memoria le finestre delle chiese.
Il municipio si trova sulla punta orientale dell’isola di Kungsholmen e rappresenta uno dei punti più visitati dai turisti. Bellissima è la torre, che svetta sulla punta dell’isola e da certe angolazioni sembra quasi volersi tuffare nelle acque gelide del lago Mälaren.
SECONDA TAPPA: Drottningholm
Ce la prendiamo comoda, una volta ogni tanto e ci gustiamo il panorama e il profumo del lago in attesa di prendere il traghetto Strömma che ci condurrà a Drottningholm.
Per acquistare il biglietto andate su www.stromma.se(a meno che non abbiate la Stockholm Pass..in quel caso siete a posto perché il biglietto è già incluso).
Finalmente arrivano le 12 e salpiamo alla volta di Drottnngholm. Il panorama lungo il tragitto è davvero singolare. Da una parte le casette arroccate sui piccoli isolotti e sugli stretti lembi di terra che ci circondano, ammassate le une alle altre, dall’altra i capanni dei pescatori con le barche e i gabbiani che volano sopra, creano uno scenario unico, degno preludio alla meraviglia di Drottningholm e del suo parco.
Il palazzo di Drottingholm è la casa della famiglia reale svedese, anche se definirla casa è come chiamare “utilitaria” una Ferrari. Del resto ai reali piace trattarsi bene, è cosa nota e avere come residenza una replica della reggia di Versailles è abbastanza normale per loro.
E come ogni reggia degna di nota non può mancare un parco all’altezza. Non è grandissimo a dire il vero, ma è una vera chicca, tra cui spiccano il padiglione cinese e il teatro originario del 700.
I suoi viali alberati, la cura del verde e il rigore nella disposizione di statue e fontane vi faranno amare passeggiare in questo splendido parco.
E se passeggiando vedrete dei soldati che vi vengono incontro con passo fermo e deciso non vi preoccupate, non ce l’hanno con voi; è semplicemente il cambio della guardia.
TERZA TAPPA: il Globen
Biglietto scontato se avete già con voi la Stockholm Pass. Ad ogni modo tutte le info le trovate sul sito ufficiale del Globen.
Il Globen si raggiunge agevolmente dalla fermata della metro T-Centralen, direzione Globen Johanneshov, in soli 10 minuti. Il Globen è una gigantesca palla di acciaio, vetro e cemento ed è la più grande costruzione sferica del mondo. Sede di eventi sportivi, spettacoli e concerti offre la possibilità di salire fino in cima grazie a due sfere che, fungendo da ascensori vi porteranno fino a quasi 130 metri d’altezza. Inutile dirvi che la vista che vi si aprirà a quella quota dovrà trovare i vostri smartphone pronti a scattare decine di foto. Un panorama davvero spettacolare.
QUARTA TAPPA: Saluhall
Saluhall è il mercato coperto di Stoccolma. Per raggiungerlo prendete la linea verde della metro che dal Globen vi porterà a Hötorget in soli 15 minuti. Una volta arrivati, in circa 10 minuti a piedi arriverete a Saluhall. Mi raccomando, tenete a mente che a Stoccolma tutti i locali chiudono abbastanza presto. E Saluhall non fa eccezione in quanto alle 19 chiude i battenti. E non potete permettervi di non visitarlo.
All’interno potrete acquistare ogni tipo di specialità.
Da Fågel & Vilt troverete cacciagione di ogni tipo. Da Lisbeth Janson Frukt & Grönt frutta e spremute fresche, una costante in ogni supermercato di Stoccolma. E ancora Betsy Sandberg Choklad, con i suoi dolciumi e la specialità di praline al cioccolato.
Insomma, un’occasione immancabile per mangiare qualcosa di tipicamente nordico e genuino.
Ma il vero piacere di Stoccolma è girarla a piedi, tra le vie, i negozi, le piazze, i monumenti. Assaporarne i profumi, le viste che ti sa offrire. Immergersi nei cunicoli e perdersi tra le piccole stradine acciottolate.
Fermarsi davanti agli specchi d’acqua che d’improvviso ti si aprono davanti e vedere gli uccelli che rincorrono i pescherecci. Carpirne i trucchi che la rendono così unica e indimenticabile e perdere la cognizione del tempo ammirando il suo cielo.
Ed è proprio questo quello che ci è successo. Abbiamo perso la cognizione del tempo e ci siamo scordati di prenotare il locale in cui avevamo pianificato di andare.
Eh vabbè dai, non muore nessuno. Certo è che stavamo morendo di fame e non ce n’eravamo nemmeno accorti finchè non ci siamo resi conto dell’ora.
La scelta forzata ricade quindi sulla catena di ristoranti “italiani” Va Piano. Scelta che in genere, al di fuori dei sacri confini, non facciamo mai. Ma ragazzi non biasimateci, era uno dei pochi posti liberi evitando fastfood e schifezze varie. E alla fine dobbiamo dire che la scelta è stata azzeccata. Per carità, non sapori esattamente uguali a quelli nostrani ma del resto è giusto così. Alla fine abbiamo mangiato molto bene, ci siamo saziati e siamo anche riusciti a goderci la camminata digestiva post cena all’insegna della meravigliosa Stockholm by night.
3° GIORNO – STOCCOLMA
Alle 07 la sveglia suona e gli occhi un po’ increspati a stento si aprono. Le stanchezze di due giorni su e giù per la città iniziano a farsi sentire. Ma è quella stanchezza bella, felice, che nonostante le scorie dell’acido lattico accumulato nelle gambe, ti fanno svegliare col sorriso. Perché sappiamo di essere ancora a Stoccolma e di avere un’altra bella giornata e mezza a disposizione.
PRIMA TAPPA: Södermalm e Fotografiska
Entrata compresa nella Stockholm Pass.
Dopo la solita scorpacciata, usciamo direzione Fotografiska. Da T-Centralen si prende sempre la linea della metro verde che, in soli 3 minuti ci porta a Slussen. Da lì Fotografiska dista solo 18 minuti di cammino. E per smaltire bacon e cornetti direi che è un buon inizio.
Il museo si trova nell’isola di Södermalm, una delle tante zone del mondo che da area prettamente operaia si è evoluta in quartiere lussuoso per il ceto benestante. Risiedere a Södermalm è un lusso per pochi in quanto i costi delle case sono proibitivi. La bellezza della zona merita comunque di essere colta visitandola a piedi; ti conquista con l’eleganza delle sue vie, i sali e scendi dei suoi stretti vicoli e le viste mozzafiato che regala.
Fotografiska si sposa perfettamente con la bellezza di quest’area e deve il suo fascino alle facciate in stile industriale del 900 e alla sua fortunata posizione vicino alle fredde acque del mare del nord.
Gli interni, completamente restaurati a dispetto delle facciate esterne dell’edificio, ospitano esposizioni fotografiche moderne e, più che rappresentare un semplice museo, si distingue per essere un vero centro di fotografia contemporanea dove vengono effettuati anche vari eventi e congressi.
SECONDA TAPPA: Gamla Stan
In soli 20 minuti di cammino raggiungiamo quella che rappresenta una delle zone più suggestive dell’intera Stoccolma: Gamla Stan, la parte vecchia. Situata nella parte centrale di Stoccolma e cuore culturale della città, rappresenta un punto di riferimento per i turisti di mezzo mondo. Sorge su un’intera area pedonale, il che contribuisce a renderla davvero piacevole da girare a piedi. E come sapete, noi amiamo camminare e perderci nello scrutare ogni singola particolarità di ogni posto.
Oltre ad ospitare diversi palazzi importanti, tra cui il Palazzo Reale e la Cattedrale di Stoccolma, è sede del Nobelmuseet.
Ma nonostante ciò, a renderla così famosa e facilmente riconoscibile a tutti, sono i due edifici che danno proprio sulla piazzetta principale: uno rosso e uno giallo. Sono le due vere icone di Gamla Stan che, nel loro star così vicini l’uno all’altro, creano un effetto cromatico unico e che rende questa zona di Stoccolma così famosa in tutto il mondo.
TERZA TAPPA: Nobelmuseet
Per pianificare la visita vi basterà andare all’indirizzo del sito ufficiale o acquistare la Stockholm Pass…si avete ragione, stiamo tentando di convincervi ad acquistarla a tutti i costi!
Il Nobelmuseet si trova proprio nella zona di Gamla Stan, più precisamente nella piazza di Stortorget alle spalle del Palazzo Reale.
Come sempre la nostra diffidenza nei confronti dei musei è massima, ma il museo Nobel riesce a farci ricredere nel giro di poco. Il museo si sviluppa in un unico piano, da cui si ramificano le diverse stanze ognuna della quali propone argomenti diversi: c’è la zona centrale e quella adiacente all’ingresso in cui vengono raccontati i 110 anni del Premio Nobel e vengono proiettati alcuni cortometraggi dei vincitori; c’è poi la sala posteriore che ospita le esposizioni temporanee e le dimostrazioni di ogni singolo premiato; il banchetto del Nobel e la Cerimonia di consegna alla destra dell’ingresso, e così via.
È un museo dalle connotazioni più moderne, incentrato sul visitatore, che sa coinvolgere e non annoiare, grazie alle sue presentazioni multimediali e interattive che sanno quasi farti sentire protagonista delle storie che racconta.
QUARTA TAPPA: Monteliusvägen
Usciti dal museo Nobel ci dirigiamo spediti verso quella che rappresenta il punto più panoramico e meritevole di foto dell’intera Stoccolma: Monteliusvägen.
A piedi, dal museo, ci vogliono circa 20 minuti o poco meno per raggiungerlo. Abbiamo anche scritto un articolo più dettagliato su Monteliusvägen.
QUINTA TAPPA: Sofia Kyrka
La stanchezza inizia a farsi sentire. Stiamo ormai giungendo alla fine della nostra breve vacanza e i ritmi di cammino dei giorni passati pesano come macigni sulle nostre ginocchia. Ma ripensando alle meraviglie viste, rigenerarsi è un attimo. Torniamo lucidi e puntiamo dritti a quella che rappresenterà la nostra ultima tappa della giornata prima di cena: la meravigliosa chiesa di Sofia.
Non è vicinissima in effetti da dove ci troviamo in quel momento ma, con l’ausilio della metro, in poco più di 20 minuti arriviamo a destinazione.
La chiesa si trova nella parte est dell’isola di Södermalm, erigendosi nella punta del parco di Vita Bergen.
La salita fino alla chiesa, così come la discesa poi, sono davvero suggestive e fanno da degna cornice alla chiesa di Sofia, una delle chiese principali di Stoccolma.
Il nostro suggerimento è quello di visitarla al tramonto, quando la luce fioca del tardo pomeriggio e l’azzurro freddo del cielo nordico esaltano i tetti color pastello della chiesa, rendendo il clima attorno ad essa spettrale e misterioso. Una chicca da non lasciarsi assolutamente sfuggire. Non ne abbiamo visitato gli interni a causa del poco tempo a disposizione, ma vedendola solamente dall’esterno è riuscita comunque a farsi strada tra i ricordi più belli dei viaggi fatti finora.
È ormai ora di cena e, come in ogni viaggio, un bel ristorante tipico non ce lo facciamo mancare.
Pescando tra i vari nominativi che previdentemente avevamo appuntato prima di partire, ne esce il Pelikan.
Un ristorante storico a Stoccolma, che nel rispetto della tradizione offre piatti tipicamente svedesi sia nella sostanza che nella forma di come vengono proposti: da provare assolutamente le polpette e la tagliata di renna, servita con patate arrosto e intinta in un sughetto davvero gustoso.
4° GIORNO
La tristezza che accoglie il nostro risveglio è profonda. Il pensiero di dover lasciare Stoccolma rende lucidi i nostri occhi. Ultima colazione, ultima giornata, ultimo tutto.
Prepariamo i bagagli, facciamo colazione, sbrighiamo le ultime pratiche per il check out e uscendo, inaspettatamente, troviamo la neve ad accoglierci. Quasi a voler rendere il distacco dalla città ancor più doloroso. Perché la neve se già ha la capacità di render bello un qualcosa che bello non è, figurarsi cosa può fare ad una città così unica, limpida e indimenticabile come Stoccolma.
ULTIMA TAPPA: Kungsträdgården
È uno dei parchi più antichi e maggiormente apprezzati di Stoccolma. Giardino del Re in epoca medioevale, zona privata per i nobili nei secoli successivi, ora parco pubblico, meta prediletta per i pattinatori in inverno, punto di ristoro tra i suoi alberi d’estate. E sono proprio i suoi alberi a rendere il parco così bello, soprattutto a cavallo tra Aprile e Maggio, quando i ciliegi fiorendo colorano tutto di rosa. Ricordo indelebile per i turisti, privilegio costante per i cittadini.
Siamo al capolinea. Alla fine della nostra avventura scandinava.
Gli occhi brillano ancora della luce riflessa delle meraviglie viste durante i giorni precedenti e a stento riusciamo a non parlare di questa città, che tanto ci ha regalato e che presto torneremo a visitare.
***
BIRRA DEL VIAGGIO:
J.A.C.K. Pale Ale: aromatica, dal sapore fruttato, leggermente amara e dal basso contenuto alcolico.
Per quanto mi riguarda beverina. Non mi è entrata nel cuore, ma con la carne di renna che ho mangiato al Pelikan era la morte sua!
PLAYLIST DEL VIAGGIO:
- Bob Seger – Turn the Page
- Bryan Adams – Remembrance Day
- She & Him – Sentimental Heart
- Def Leppard – All I want is everything
- Joe Cocker – Long as I can see the light
2 commenti
Che bella Stoccolma!!!
Assolutamente si! Tra tutti i posti visti Stoccolma è la città che più ci è rimasta nel cuore…anche voi nel vostro blog ne parlate parecchio quindi immaginiamo sia lo stesso per voi!!!