Cosa visitare a Bologna in una giornata
Città d’arte, di cultura, patria di numerosi artisti, sede di una delle università più antiche e per questo soprannominata la “Dotta”, ma Bologna è anche conosciuta per le sue prelibatezze culinarie e per il suo titolo di “Città creativa della Musica”.
Parco della Montagnola
Il nostro itinerario parte dal Parco della Montagnola che con il suo imponente scalone monumentale ci invita ad entrare nel più antico giardino cittadino, meta obbligata per due amanti del verde di città come noi.
Finestrella di Via Piella
Da lì si prosegue verso la famosa Finestrella di Via Piella attraversando la Piazza VIII Agosto, sede del mercato che si svolge ogni sabato mattina.
Gli scorci sul canale delle Moline ricordano gli angoli di Venezia: uno stretto corso d’acqua nelle cui rive le case si affacciano guardandosi tra loro.
Piazza del Nettuno
Sbirciando dalla Finestrella sembra di entrare in un altro mondo, come quando Alice spiando curiosa dentro ad un buco si ritrova magicamente catapultata nel Paese delle Meraviglie. E’ l’emblema di Bologna che nel fascino della sua normale tranquillità regala attimi di inaspettata bellezza.
Continuiamo il nostro percorso facendo tappa alla Piazza del Nettuno che prende il nome dall’omonima statua che la governa.
Alla sua destra si trova la bellissima Biblioteca Salaborsa, non solo biblioteca ma anche centro culturale e multimediale. Inaugurata nel 2001, al posto dell’antica sede del palazzo comunale, è diventata negli anni un punto di riferimento per le persone di ogni fascia d’età.
Piazza Maggiore
Adiacente a Piazza Nettuno v’è poi Piazza Maggiore che, con la sua Basilica di San Petronio e la sua facciata incompiuta, insieme a due importanti edifici quali Palazzo dei Notai e Palazzo dei Banchi, la rendono il vero cuore della città.
La zona del “Quadrilatero” di Bologna
Curioso è poi lo strano effetto sonoro che viene a crearsi nel quadrato che si forma sotto la volta di Palazzo del Podestà. La struttura architettonica fa in modo che due persone, appoggiate con la faccia alle due porzioni di muro opposte, possano parlare a bassa voce potendosi sentire come se fossero vicine.
Proseguendo lungo via degli orefici si entra nel Quadrilatero e successivamente nel Mercato di Mezzo, due zone con un’antica tradizione artigianale risalente al medioevo. Da come si evince dal nome della via, qui avevano sede le corporazioni medievali tra cui quella dedicata agli orefici, ai beccai e ai pescatori.
A partire dal 900 la zona conosce un importante cambiamento, perlopiù commerciale. Cambiamento i cui profumi sono facilmente percepibili camminando tra queste piccole viuzze, in cui pasticceri, pescivendoli e macellai la fanno da padrone con le loro attività tramandate di generazione in generazione.
La Torre degli Asinelli
Ma ecco che, arrivando a Piazza della Porta Ravagnana, possiamo finalmente incontrare quelli che sono i veri simboli di Bologna: la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda. Risalenti al periodo medievale si ergono a protezione della città e regalano, a chi vi sale in cima, la bellissima vista dell’intera città.
Le Sette Chiese
Delle sette chiese in verità oggi ne rimangono solo quattro, anche se a colpire non sono tanto le chiese in sé quanto la bellezza e la particolarità che riveste invece la piazza nel mezzo.
Molti eventi e mostre si svolgono infatti proprio in questo spiazzo. Se ad esempio come noi vi capiterà di visitare la piazza nel secondo sabato di Febbraio, troverete un particolarissimo mercatino dell’antiquariato fornito della più svariata oggettistica, dai reperti storici risalenti al periodo sovietico e nazista agli accessori in voga negli anni ’20.
Dove mangiare a Bologna
Per l’aperitivo consigliamo l’Osteria Marsalino. Un locale molto piccolo e affollato con cocktail davvero ottimi e la possibilità di preparare lo stomaco alla cena mangiucchiando bruschette e patatine. Ottimo lo Hugo!
Se volete poi proseguire la serata cenando in un bel locale che ti permetta di accompagnare la degustazione dei piatti tipici bolognesi con il piacere della musica dal vivo, allora vi proponiamo il Bravo Cafè.
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