5 validi motivi per visitare Ferrara in un giorno
Perché visitare Ferrara? Perché Ferrara ti saprà conquistare con la sua bellezza, con la sua semplicità, con l’atmosfera serena che si respira e, essendo in Emilia Romagna, col cibo! Cultura, arte, natura sono le caratteristiche imperdibili di Ferrara: una cittadina senza tempo che sembra essere rimasta invariata dall’epoca del regno estense.
Primo motivo: Ferrara, Patrimonio Unesco
Non trovate sia una valida ragione per visitarla? L’Unesco ha inserito la città estense nella lista in due momenti distinti.
Nel 1995 è stato conferito il premio al suo centro storico, denominando Ferrara “Città del Rinascimento“.
Nel 1999 tale riconoscimento è stato esteso al territorio del Delta del Po e alle sue residenze dei duchi d’Este.
Secondo motivo: il centro Storico di Ferrara
Si parte da Corso D’Ercole I D’Este, arteria centrale che accompagna all’ingresso del castello, affiancata da sontuosi palazzi finemente decorati: Palazzo Turchi di Bagno, Palazzo Prosperi Sacrati ed il magnifico Palazzo di Diamanti.
Prima di entrare nella cittadina facciamo tappa al Parco Massari, una piccola zona verde lungo il Corso, ideale per una passeggiata tranquilla.
Terzo motivo: Il Castello
In una decina di minuti si arriva al castello, una vera e propria fortezza circondata da un fossato e con il ponte levatoio che vi concede l’entrata. Non abbiamo visitato gli interni ma lo spettacolo che offre anche solo esternamente è straordinario. E’ comunque possibile entrare anche all’interno del castello e visitare una serie di stanze come la Camera dell’Aurora, la Cappella Ducale e le Segrete. Trovate tutte le info in questo sito.
Da vedere c’è anche Lo scalone d’Onore nella piazza municipale, ad oggi sede del Comune di Ferrara e la vicina cattedrale di San Giorgio.
Piazza delle Erbe
Passeggiando poi in Piazza delle Erbe abbiamo avuto l’occasione di osservare una manifestazione in stile medievale: una sfilata coreografica con vestiti d’epoca lungo le vie accompagnata dalla banda musicale che col riecheggiare dei suoi tamburi riportava gli spettatori indietro nel tempo.
Un’altra cosa che abbiamo apprezzato particolarmente è stata poi l’esposizione di prodotti alimentari locali e non, che ci ha permesso di conoscere una bellissima realtà veronese, la Stringhetto, che produce confetture buonissime in cui la semplicità e la predominanza della frutta regnano sovrane.
Quarto motivo: la cucina tipica di Ferrara
E per finire, come avevamo accennato all’inizio, una valida ragione per visitare Ferrara è per il suo cibo. Ci siamo concessi di pranzare all’ Osteria i Quattro Angeli. Un bel piattone di affettati e formaggi e due primi abbondanti di Cappellacci hanno concluso degnamente questa meravigliosa due giorni in terra Emiliana.
Quinto motivo: Ferrara è una città a misura d’uomo
Non per nulla viene anche chiamata “città delle biciclette”. Ferrara infatti con la sua atmosfera rilassata, ampie aree verdi e il centro con poche auto non sembra essere molto diversa da come si presentava un tempo. Essendo una cittadina molto raccolta il modo migliore per girarla è a piedi.
Ferrara o Bologna? Quale scegliere?
Bologna e Ferrara, così simili nel loro animo pacato e così diverse nelle loro origini.
Bologna, anarchica per vocazione e rossa per tradizione si veste di un giovanile spirito bohemien con l’avvicinarsi della sera. Maggiori info su Bologna.
Ferrara, che col suo animo nobile riporta alla mente storie di principi e cavalieri in un sapor tipicamente medioevale.
Il nostro consiglio? Visitatele entrambe magari nello stesso weekend in modo da metterle subito a confronto. In fin dei conti distano meno di un’ora d’auto.
Dove parcheggiare a Ferrara
Comodo e vicino al centro, con 192 posti auto a disposizione, il Parcheggio Diamanti si è rivelata la scelta migliore ma potete trovare varie soluzioni di sosta direttamente in questo link.
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BIRRA DEL VIAGGIO: American Pale Ale prodotta da Manifatture MFB Birre Bologna.
PLAYLIST:
Vasco Rossi – Toffee
Gino Paoli – Quattro Amici
Leonard Cohen – Suzanne
Gerry Rafferty – Right Down The Line
Francesco De Gregori – La Leva Calcistica del ’68.
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