Invitiamo nel nostro blog ancora Giorgio, che oggi ci parlerà dell’Umbria, la sua terra. (su ig gb_footravel)
“Di dove sei? Non riconosco il tuo accento”
“Sono umbro, di Foligno, in provincia di Perugia”
“Ah ci sono stato! Che bella l’Umbria, e come si mangia bene!”
E’ così che nel tempo ho scoperto che molte più persone di quante potessi mai immaginare erano state in Umbria e conoscevano e amavano questa regione quasi quanto me. Anzi, a volte me ne parlano con un livello di dettaglio che sono io a dover imparare da loro.
Ma l’Umbria è così: raccolta, piccola, eppure così difficile da conoscere. L’Umbria è un mondo a sé, lontano dalle grandi direttrici autostradali e ferroviarie, con un aeroporto piccolo che solo di recente è diventato facilmente raggiungibile da Milano.
In Umbria inoltre, manca una grande città accentratrice per il turismo: non c’è Firenze come nella vicina Toscana, non c’è Roma come nell’adiacente Lazio. Certo, c’è Assisi, terra di San Francesco, che ogni anno migliaia di pellegrini da tutto il mondo decidono di visitare, ma soprattutto ci sono centinaia di piccoli borghi incastonati nella natura e meravigliosamente belli, in grado di farti emozionare e di catapultarti indietro nel tempo.
Un tempo lontano e indefinibile quasi mistico, come l’aurea che circonda e avvolge tutta la regione. Il viaggio in Umbria dunque deve assolutamente essere un viaggio in itinere, quasi un “on the road” tra le colline, i vigneti ed i paesini che spuntano qua e là in tutta la regione.
Assisi
Ho già detto di Assisi, famosissima per le basilica di San Francesco, affrescata da Giotto, e quella di Santa Chiara. Il paese è molto interessante nella sua interezza, anche grazie alla peculiare pietra rosa che caratterizza e contraddistingue tutte le costruzioni del centro storico.

Spello
Nelle vicinanze di Assisi si trova Spello, altro piccolo borgo di epoca romana, come si evince dalla scritta in latino “Splendidissima Colonia Julia” che si trova incisa sulla porta principale della città. Questo paese, arroccato su di una collina, è diventato famoso nel mondo per la manifestazione dell’Infiorata che si tiene nel giorno del Corpus Domini (data variabile nel mese di giugno, vi consiglio di prenotarvi già per il 2021 quando la festa cadrà il sei di giugno).
Per tutta la notte tra il sabato e la domenica gli abitanti (e veri artisti) disegnano a terra immagini sacre che poi vanno a colorare riempiendole con le più belle varietà di fiori, in attesa che la processione esca dalla chiesa per attraversare le vie della città.
Bevagna
Nello stesso periodo (giugno) non può mancare la visita ad un altro piccolo borgo di zona: Bevagna, che per circa dieci giorni fa un salto indietro nel tempo di circa 800 anni e rivive nel suo splendore medievale grazie alla festa delle Gaite. Così la cittadina si toglie il trucco del 21esimo secolo e torna alle sue origini offrendo specialità gastronomiche medievali e riportando alla luce gli antichi mestieri, dalla cartiera al liutaio, dalla zecca alla produzione di candele, seta e pigmenti colorati per la realizzazione di miniature.
A Bevagna troverete anche i resti di terme romane con dei bellissimi mosaici ed un teatro di epoca ottocentesca che vi rapirà il cuore.

Montefalco
Proseguendo il viaggio e risalendo su per le colline, incontrerete Montefalco che spesso viene definita come “la terrazza dell’Umbria”: da lassù infatti potrete godere di una vista sensazionale che va da Spoleto fino a Perugia.
Foligno
Scendendo troverete Foligno, che nell’immaginario popolare rappresenta il centro del Mondo!!! Dovete infatti sapere che al centro di Foligno c’è un bar, al centro di quel bar c’è un biliardo, al centro del biliardo c’è una pallina ed il centro di quella pallina, secondo la tradizione, è il centro del mondo!
Anche Foligno gode di ottima fama in Italia e non, per una rievocazione storica di epoca barocca: la Quintana. Si tratta di una manifestazione cavalleresca che si compone principalmente di due eventi, un corteo storico, dove sfilano figuranti in preziosi broccati seicenteschi, e una vera e propria gara a cavallo dove 10 cavalieri rappresentanti dei 10 rioni della città si sfidano in un’emozionante corsa all’anello in un circuito a forma di otto. Questa interessantissima manifestazione si ripete due volte nell’arco dell’anno, a giugno in notturna ed a settembre in versione diurna.
Terni
E’ impossibile non inserire in questo viaggio itinerante una tappa a Terni, città di San Valentino, per visitare le cascate delle Marmore. E’ la giusta occasione per fare un po’ di trekking, sono infatti stati realizzati 3 sentieri, tutti molto interessanti e percorribili in una giornata, che permettono di arrivare proprio a ridosso della cascata (indispensabile un K-way).

Gubbio
Assolutamente da visitare poi è Gubbio, città dei matti e dei ceri di Sant’Ubaldo, diventati simbolo della bandiera della regione Umbria.
Ma andiamo con calma: Gubbio è appunto detta la città dei matti e qui è anche possibile conseguire la patente da matto, per ottenerla vi basterà compiere tre giri intorno alla fontana! Una volta fatto, potrete entrare in uno dei tanti negozietti di souvenir e comprare l’attestato che certifica in maniera inequivocabile la vostra pazzia! La città, manco a dirlo, di epoca romana, è famosa per la festa del suo Santo Patrono Ubaldo. In occasione della sua Festa (15 maggio), i 3 ceri (delle strutture di legno formate da due prismi ottagonali sovrapposti) che rappresentano i 3 santi della città, ovvero Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio, vengono caricati sulle spalle dei portatori che iniziano una corsa sfrenata per le vie della città. Sapete quel è la particolarità di questa corsa? Che il vincitore è sempre lo stesso! Infatti i ceri di San Giorgio e Sant’Antonio devono inchinarsi e lasciar passare il cero di Sant’Ubaldo.
Assolutamente da non perdere a Gubbio è la visita del Duomo e del Palazzo dei Consoli.
Orvieto – Umbria
Parlando di Duomo, in Umbria è d’obbligo visitare quello di Orvieto, piccolo borgo umbro abbarbicato su di una rupe di tufo. Artisticamente il Duomo di Orvieto, celebre per la sua facciata a mosaico, è molto simile al più famoso Duomo di Siena. Da non perdere nella visita di questo borgo anche il famoso Pozzo di San Patrizio, un pozzo scavato nel tufo per 54 metri per volere del papa Clemente VII per far sì che la città nella quale si era ritirato dopo il sacco di Roma non rimanesse senz’acqua in caso di guerra.
Perugia
Immancabile in questo tour espresso dell’Umbria una visita a Perugia, capoluogo della regione e famosissima nel mondo per il suo cioccolato! Vi consiglio di visitare questa città ad ottobre durante Eurochocolate o a luglio per Umbria Jazz. La sola visita di Piazza IV novembre vale il viaggio, qui infatti, a pochissimi metri l’uno dall’altro troverete una serie di monumenti affascinanti: la basilica, il palazzo dei Priori ed una bellissima fontana. Uscendo dalla piazza vi consiglio di percorrere tutto Corso Vannucci fino ad arrivare a piazzale Europa, da qui godetevi il panorama sull’intera vallata.

Lago Trasimeno – Umbria
Dulcis in fundo, ripartendo da Perugia, fermatevi a gustarvi il tramonto sul lago Trasimeno e magari prendete un battello e fate un giro sulle 3 isole che lo abitano: la Minore, la Maggiore e la Polvese.
Ho cercato di riassumere in queste poche (o tante a seconda dei punti di vista) righe il meglio che l’Umbria può offrirvi, tra piccoli borghi e cittadine da visitare, ma non posso evitare di citare altri luoghi magici come Norcia, patria natia della norcineria, ahimè devastata dal terremoto (vera piaga per la mia regione), Trevi, Castelluccio di Norcia e la sua fiorita, Rasiglia (una “piccolissima Venezia”), Spoleto con la sua Rocca, per citarne solo alcuni.
P.s.
Andate in Umbria per rilassarvi in un agriturismo, fare rafting sul fiume Nera, pregare ad Assisi ma soprattutto mangiare ovunque vogliate!!
gb_footravel
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2 commenti
Interessante e divertente. Adesso sono ancora più innamorata di Umbria. Da 2 anni e mezzo che abito qui e ogni giorno che passa la trovo più bella.
E’ una regione stupenda! L’abbiamo approfondita anche noi grazie a Giorgio, l’autore dell’articolo.
Oltre agli spunti informativi è riuscito anche a trasmettere l’amore che prova per questa terra.
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