Storia, tradizione e natura in uno degli angoli più suggestivi della Marca Trevigiana
Tutti siamo cresciuti con l’immagine di quel paesaggio idilliaco simbolo della pubblicità del Mulino Bianco. Ma mai avremmo pensato di trovare un posto simile poco distante da casa.
Perché la sensazione che abbiamo avuto, una volta arrivati al Molinetto della Croda, è stata proprio quella di trovarci nel bel mezzo di quello spot.
Certo ad aspettarci non c’era una tavola imbandita di Abbracci e Tarallucci (cosa che devo dire avremmo anche apprezzato), ma possiamo dire senza paura di esser smentiti che la bellezza e la singolarità di quel piccolo angolo di Veneto ci ha ugualmente colpito.
Il vecchio mulino, fermo dal 1953, ha ripreso vita grazie a un importante lavoro di restauro, che oltre a rivitalizzare l’edificio per anni abbandonato, ha ricostruito la macina rendendola di nuovo funzionante.
Questo è un luogo che, nel corso dei suoi quattro secoli di storia, ha saputo attirare moltissimi turisti e ispirare artisti provenienti da ogni dove, grazie a quella magia e a quel fascino che sembrano esser il risultato di un quadro d’autore.
Un luogo già conosciuto e che nell’era dei social è diventato ancor più famoso, ma che ad oggi non risulta ancora così colpito dal turismo di massa da esser considerato, passateci il termine, “inflazionato”.
Dove si trova il Molinetto della Croda
Il Molinetto della Croda si trova nella Valle di Lierza nel Comune di Refrontolo (Treviso).
Qualche dato sulle distanze:
15 minuti da Cison di Valmarino
25 minuti da Conegliano
50 minuti da Treviso
La storia
La particolarità del Molinetto è che le sue fondamenta poggiano sulla nuda roccia, appunto la “croda” della montagna.
Risalente al 1600, è stato più volte rimaneggiato ed è sempre stato dimora di modeste famiglie di mugnai fino al 1953, anno in cui venne macinata l’ultima farina.
Per anni rimase disabitato fino al 1991 quando venne acquistato dal Comune di Refrontolo che intervenne con importanti interventi di restauro e fece diventare il mulino, Patrimonio Culturale della zona.
Gli interni
E’ possibile visitare a pagamento e tramite visite guidate anche l’interno del Mulino con la caratteristica macina e i vari piani dell’abitazione, testimonianza dei luoghi ove dimoravano le famiglie che si sono susseguite nella gestione.
Alluvione del 2014
2 agosto 2014, una data che ben ricordano gli abitanti della zona e i cui segni della devastazione ancora si notano. L’esondazione del torrente Lierza spazzò in pochi attimi persone, strutture, automobili durante una festa paesana con un tragico bilancio di 4 morti e una ventina di feriti.
Disastri naturali che la zona conobbe già nel corso della sua storia, precisamente nel 1941 e nel 1953.
Eventi particolari
Molto tipica è la mostra dei Presepi al Molinetto della Croda. Artisti provenienti da Veneto e Friuli Venezia Giulia ma non solo mostrano le loro opere creative sulla natività. Un’esposizione molto creativa che spazia dalla natività egiziana e peruviana, fino ai più tradizionali ambienti rurali.
Cosa vedere nelle vicinanze? Cison di Valmarino, uno dei borghi più belli d’Italia.