La Route 66 in Oklahoma, The Cherokee Nation
“Labor omnia vincit”, letteralmente “Il lavoro vince su ogni cosa”. Questo è il motto dell’Oklahoma, da cui si evince il suo carattere forte, il suo “non voler mollare mai” nonostante le avversità climatiche che ogni anno la mettono a dura prova e che spesso ne danneggiano profondamente le attività, per colpa soprattutto della spaventosa media di tornadi che ogni anno la flagellano, ben 62! Immaginiamo che tutti ricorderete il film degli anni 90 “Twister” che, seppur in maniera un po’ esagerata descrive bene la durezza del fenomeno.
Ma l’Oklahoma è uno stato solido, che nonostante ciò non si piega e la cui economia funge da traino all’intero paese. Ed è facile, percorrendolo in macchina, capire quali siano le principali aree di sviluppo di questo stato: energia, produzione di grano e allevamento del bestiame.
Le sue praterie sono disseminate di fattorie e aziende agricole, le sue immense distese ospitano alcuni dei più importanti allevamenti di bestiame del paese, mentre una capillare distribuzione di fiumi e laghi artificiali alimentano lo stato restituendo all’Oklahoma il primato di maggior detentore di serbatoi della nazione.
La Route 66 in Oklahoma. Il nome Oklahoma deriva dalla composizione delle due parole Okla e Humma che letteralmente significano “persona rossa”. Non per niente lo Stato ospita circa 39 tribù dei nativi d’America (proprio per questo viene definita Cherokee Nation), i quali mantengono e tutelano le loro tradizioni gestendo numerosi musei ed organizzando manifestazioni per ampliare la conoscenza della cultura indiana.
Qui in Oklahoma vi troverete ad attraversare il tratto più lungo della Route 66 (ben 380 miglia) passando per paesini desolati, per le famose praterie americane dalle centinaia di sfumature del rosso, ma anche grandi città e tantissima storia.
TEXOLA – La Route 66 in Oklahoma
L’Oklahoma tour inizia proprio da questa piccola cittadina, una ghost town tipica da Route a dire il vero. Siamo al confine tra Texas e Oklahoma, da cui il nome Tex-Ola.
ELK CITY
Il National Route 66 Museum (2717 W 3rd St) è stato il museo che più ci è piaciuto di tutta la Route 66. È un vero e proprio parco con riproduzioni di abitazioni d’epoca visitabili e inserite all’interno di un quartiere ricreato nei minimi dettagli.
CLINTON – La Route 66 in Oklahoma
La città di Clinton è la casa dell’Oklahoma Route 66 Museum (2229 W Gary Blvd) che ovviamente vale da solo il prezzo del biglietto. È stato aperto nel 1995 e costruito dallo stesso architetto che progettò anche il POPS di Arcadia (clicca QUI). Dalla parte opposta del museo si trova il Trade Winds Motel, il posto preferito da Elvis Presley per passare la notte. La stanza 215 è ancora disponibile su prenotazione.
OKLAHOMA CITY
Una città che per noi è stata una grandissima sorpresa. Ci è piaciuta davvero tanto e passeggiandovi ci sembrava quasi di respirare un’aria familiare, dati i tratti europei che Oklahoma city ha. Affascinante è il fiume che vi passa proprio nel mezzo, con la possibilità di attraversarlo tramite i numerosi battelli a disposizione.
Imperdibile poi la visita del quartiere Bricktown: un quartiere molto noto che prende il nome dai mattoni rossi con i quali sono stati costruiti gran parte degli edifici. Saprà sorprendervi con i suoi bar, ristoranti, locali e musica dal vivo.
Anche la Downtown è degna di nota e non ha nulla da invidiare alle altre metropoli americane. Incastonato tra i grattacieli segnaliamo un ottimo ristorante in cui abbiamo cenato: Kitchen 324. Piatti dai sapori semplici ma elegantemente presentati.
ARCADIA – La Route 66 in Oklahoma
La città di Arcadia è la casa del noto Old Round Barn (107 OK-66), peculiare struttura costruita nel lontano 1898 e diventata nota a tutti gli appassionati della Route 66. Trattasi di un vecchio granaio ristrutturato, che ospita al piano terra un fornitissimo gift shop. Il piano superiore invece è disponibile per ospitare qualsiasi tipo di evento.
Un’altra attrazione di Arcadia è il POPS (aperto nel 2007), una moderna struttura che ospita al suo interno una miriade di bibite gassate di ogni genere. Impossibile da non vedere dato che al suo esterno è stata costruita una bottiglia gigante che di notte si illumina.
WARWICK
Un paesino di passaggio ma che vi consigliamo di mettere nel vostro itinerario. Il Seba Station Motorcycle Museum infatti merita da solo la visita, meta imperdibile per gli appassionati di moto.
CHANDLER – La Route 66 in Oklahoma
Qui si trova il Route 66 Intepretive Center, aperto nel 2007. Un museo che purtroppo non siamo riusciti a visitare in quanto chiuso nel giorno del nostro passaggio. A detta di molti merita una visita, assolutamente. Clicca QUI
STROUD
L’attrazione principale di Stroud è il Rock Cafè costruito con gli “scarti” rimasti dalla Route 66. Dopo un incendio nel 2008 fortunatamente ha riaperto l’anno successivo e ad oggi attira un gran numero di persone, non solo turisti.
TULSA
Eravamo tanto incuriositi da questa città, memori dell’episodio di Friends in cui Chandler veniva trasferito per un determinato periodo in questa città, un luogo triste e sperduto dell’Oklahoma a detta di Chandler. Beh, non possiamo dire che avesse proprio tutti i torti. Diciamo che le città piene di vita e movida sono altra cosa!
Nel 1921 fu teatro di una serie di scontri a sfondo razziale in cui persero la vita più di trenta persone e che lasciarono il distretto afro americano completamente in rovina.
Per noi Tulsa altro non è stato che un semplice luogo in cui passare la notte, pronti a riprendere la Route la mattina seguente.
CATOOSA – La Route 66 in Oklahoma
Ecco a voi la Catoosa Whale: una gigantesca balena blu lunga 24 metri che emerge dalle acque di un laghetto, restaurata grazie all’operato di numerosi volontari nel 2002.
Voi direte “che ci azzecca la riproduzione di una balena in un parco”? Beh possiamo dirvi che è del tutto in linea con le stranezze della Route.
FOYIL
Il Totem Pole Park è l’attrazione principale e unica della cittadina di Foyil. Percorrendo la Route 66 ci siamo imbattuti spesso in attrazioni famose ma senza alcun senso logico (un coniglio, una sedia gigante, una balena, o come in questo caso dei totem in un parco).
CHELSEA
Datata 1882, la cittadina ci ha incuriosito perché al 1001 S.Olive Street si trova la Hogue House, l’unica casa che appartiene tutt’oggi ai discendenti del proprietario originario che acquistò a suo tempo l’abitazione per soli 16 $.
MIAMI
Nulla a che vedere con la vera Miami della Florida. Miami è stata denominata in questo modo da una tribù di nativi; difatti la pronuncia corretta sarebbe My-AM—uh.
L’attrazione principale è il teatro Coleman, al 103 N.Main. Con uno stile architettonico del tutto particolare (un misto tra italiano e spagnolo) è stato aperto nel 1929, proprio 6 mesi prima dell’inizio della Grande Depressione. Tale teatro fu frequentato da grandi attori come Will Rogers e Tom Mix. Ad oggi c’è la possibilità di effettuare dei tour gratuiti (clicca QUI).
Gli appassionati di moto poi non possono lasciarsi sfuggire una visita al Route 66 Vintage Iron (128 S. Main), un museo che ospita una delle più numerose collezioni di motociclette appartenute niente di meno che a Steve McQueen.
Ci siamo imbattuti per caso anche in una mini riproduzione della statua della Libertà!
COMMERCE
Patria natia del famoso giocatore di baseball Mickey Mantle, conosciuto anche come “Commerce comet”. Oltre a visitare la casa della sua infanzia al 319 S.Quincy, per gli amanti del baseball e non solo, è stata costruita una statua in suo onore all’omonimo campo da gioco nel lato sud della cittadina. La Route 66 passa proprio nel mezzo di Commerce, che rappresentava infatti la sua strada principale.
L’Oklahoma nel cinema
Nella tradizione cinematografica l’Oklahoma riveste un ruolo molto importante, dando spazio a generi molto vari di film, che ne rispecchiano la sua natura così variegata e al contempo grintosa.
Il genere Western ne rappresenta sicuramente uno dei filoni principali, che ha visto come protagonisti le più importanti icone del cinema del nuovo continente: Humphrey Bogart ne “Il Terrore dell’Ovest”, John Wayne con “In Old Oklahoma” oppure “Cimarron” col mitico Glenn Ford. Per non dimenticare poi l’attore a cui tutti noi ci sentiamo più legati, l’intramontabile Clint Eastwood e il suo Jed Cooper protagonista di “Hang ‘Em High”, a noi più noto come “Impiccalo più in alto”.
Di diversa natura, ma a nostro parere non di minor importanza, è il genere drammatico-sentimentale del ventennio 80-90: “Cuori Ribelli” di Ron Howard, in cui la super coppia Tom Cruise e Nicole Kidman inseguono il loro amore tormentato tra Irlanda e US; “The Outsiders” di F.F.Coppola, che vede le due bande rivali Greasers e Socials contendersi a colpi di giubbini in pelle e brillantina il territorio di Tulsa.
Indimenticabili sono poi Geena Davis e Susan Sarandon, che con il loro “Thelma & Louise” hanno portato nel cinema la figura della donna fuorilegge e spietata, ma al contempo spensierata e sorridente.
Come continuerà il nostro viaggio lungo la Route 66? Leggi anche la Route 66 in Missouri